venerdì 6 novembre 2015

Mai successo: forfait di Brischetto alle operazioni di peso, salta il titolo europeo. La Opi2000 annuncia azioni legali, il pugile siciliano dirama un comunicato stampa per spiegare l'accaduto.

Il titolo europeo dei pesi supermedi resterà al francese Hadillah Mohoumadi. Domani sera, infatti, il campione in carica non dovrà sudare neppure un round per difendere la cintura continentale dall'attacco di Giuseppe Brischetto, nominato sfidante ufficiale dopo la rinuncia di Ali Ndiaye, ma assente ieri mattina alle operazioni di peso.
La Opi 2000 di Salvatore Cherchi, società organizzatrice della riunione, ha annunciato azioni legali per ottenere risarcimento al danno subito, ed ha commentato l'accaduto in questi termini: 
"Giuseppe Brischetto sarebbe dovuto arrivare a Linate giovedì mattina. Ad attenderlo in aereoporto, insieme con il responsabile organizzativo Salvatore Cherchi, c'erano il promoter Giulio Spagnoli e l'allenatore del pugile Mario Massai. Si è fatto ogni tentativo possibile per rintracciare l'atleta, ma i recapiti telefonici sono risultati irreperibili.Constatata l'assenza del boxeur italiano alle operazioni di peso, la Opi 2000 si è vista costretta ad annullare il match valevole per il titolo europeo in programma per domani sera. La Opi2000 si riserva quindi di procedere in sede legale nei confronti del pugile, a tutela della propria immagine".
Pronta la replica del fighter siciliano che ha diramato un corposo comunicato stampa:
"Sono rimasto allibito dalle vicende che mi hanno visto protagonista, mio malgrado, negli ultimi mesi [...]. Adesso dico la mia. Non  avrei mai pensato  di ritrovarmi, all'età 38 anni, ad essere preso in giro in maniera così eclatante. Una presa in giro che non riguarda solo me, purtroppo, ma tutta la categoria dei pugili e di chi, come me, AMA la boxe.
Dopo i ripetuti rinvii per il Titolo Italiano, che stavano diventando estenuanti, il giorno 27 ottobre si è raggiunto  il culmine. Appena atterrato a Roma, dove avrei dovuto ultimare la mia preparazione, il mio promoter mi ha comunicato che (ancora una volta!) l’incontro sarebbe stato rinviato (senza ancora una data certa) forse al 21 novembre, e ribadisco forse!!
A quel punto ho realizzato di aver buttato mesi e mesi di preparazione, sacrifici per mantenere il peso, spese per gli integratori, trasferta a Roma, licenza lavorativa [...] non volevo crederci!! Il mio promoter però mi ha offerto la grande occasione: quella di disputare il Titolo Europeo. Qualcosa che andava decisamente oltre i miei obiettivi. Ho pensato che valesse la pena valutare quell'opportunità [...]. Ovviamente, tenuto  conto dell’importanza della manifestazione, mi sono tutelato richiedendo le opportune garanzie, sì da evitare di ritrovarmi nuovamente in situazioni di incertezza. Volevo un contratto, per essere sicuro che stavolta l’incontro avvenisse nei termini che mi erano stati prospettati. Inoltre, di non minore importanza, il fatto che, essendo io un dipendente delle forze armate, in queste circostanze mi ritrovo obbligato a far visionare copia del contratto definitivo ai miei superiori, per verifica della conformità necessaria per l’autorizzazione del mio comando (per chi non lo sapesse, qualsiasi militare, per poter combattere da professionista, deve essere autorizzato dal proprio comando).
Da qui inizia il silenzio. Niente informazioni e niente contratto! I miei allenamenti intanto proseguono, ma inizio a dubitare del fatto che le mie richieste siano state effettivamente prese in considerazione [...] nonostante avessi  ribadito che senza il contratto autorizzato dal mio comando non avrei potevo combattere. Da non credere. Finalmente, martedì pomeriggio giorno 3 novembre, ricevo copia del contratto. Oltre al danno, la beffa.  La borsa dichiarata era a dir poco ridicola, totalmente lontana da quella inizialmente concordata. Insufficiente perfino al rimborso di tutte le spese fino a quel momento da me già sostenute. Considerato che sarei dovuto partire giovedì mattina giorno 5 novembre, mi sono ritrovato nella condizione di dover far visionare il contratto, portarlo al mio comando, e aspettare l’autorizzazione, il tutto in poco più di 24 ore. In altre parole: impossibile. Ho comunque provato e, ovviamente,  fallito il tentativo . Arrabbiato, il giorno 4 novembre, ho comunicato la mia NON autorizzazione a disputare l'incontro.

Solo allora si sono “interessati” alla mia situazione, cercando soluzioni ovviamente a me sfavorevoli. Tutto questo è VERGOGNOSO! Sono deluso da questo sistema, cieco con i pugili ma ossequioso nei confronti del  dio denaro. Noi
 pugili siamo dei “birilli”, come ci ha definiti qualcuno, manovrati in base agli interessi di tutti, eccetto che dei nostri."

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