martedì 17 febbraio 2015

Nuova bufera su Domenico Spada: da domani braccialetto elettronico per il pugile accusato di estorsione


Nuovi guai per Domenico "Vulcano" Spada, l'ex campione Silver WBC dei pesi medi è stato arrestato stamattina ai Castelli Romani. Alle prime ore dell’alba i Carabinieri del nucleo operativo di Frascati hanno fermato il pugile e suo padre ritenuti colpevoli di estorsione ai danni di un imprenditore edile di 58 anni, residente nella zona.

Il 12 novembre scorso i carabinieri avevano già arrestato 4 persone (Spada, suo padre, e due donne di nazionalità ungherese), con l'accusa di usura nei confronti dello stesso commerciante romano, costretto a vendere la propria attività e ad ipotecare la propria abitazione per saldare il debito contratto con l'atleta romano. Dalle indagini preliminari era emersa la pretesa di settantamila euro a fronte di un prestito iniziale di quarantamila euro. 

Stavolta il boxeur e suo padre sono invece finiti nei guai per aver "commissionato" all'imprenditore lavori di ristrutturazione da eseguire sull'abitazione della vittima, da vendere poi agli Spada al prezzo di centomila euro, a fronte di un valore immobiliare superiore ai duecentomila euro. Spada e il padre, già agli arresti domiciliari, sono stati raggiunti da un nuovo provvedimento cautelare. Al pugile è stato quindi applicato il braccialetto elettronico per evitare l'allontanamento dal domicilio.


Dal profilo facebook il pugile romano (39 vittorie e 6 sconfitte in carriera) allude al complotto: «Se fossi uscito vittorioso dal match con Murray mi avrebbero fatto tanta pubblicità gratuita? O avrei partecipato a l'Isola dei Famosi?».


Garantismo impone la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, "Vulcano" dovrà ora far valere le proprie ragioni in Tribunale per riabilitare la propria immagine uscita malconcia da questo "brutto match" col malaffare.

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